La lettera di richiamo è uno dei provvedimenti disciplinari che il datore di lavoro può impugnare per far rispettare gli accordi contrattuali al proprio dipendente. La lettera di richiamo, anche detta ammonimento scritto, è uno dei procedimenti disciplinari sul lavoro più soft; di solito è usata per richiamare l’attenzione del lavoratore che ha avuto comportamenti scorretti, ma non gravi.
Ad esempio la lettera di richiamo può essere utilizzata nei seguenti casi:
1. Ritardi rispetto all’orario di lavoro
2. Ritardi nella comunicazione di assenza o nel presentare certificati medici
3. Uso di telefono o attrezzature di lavoro (computer, internet) per scopi personali
4. Comportamenti socialmente pericolosi
In caso della lettera di richiamo, anche detta ammonimento scritto, il datore di lavoro deve adottare un tono oggettivo, formale e chiaro. La lettera di richiamo, infatti, se ben redatta rappresenta uno strumento poco costoso ed efficace Le regole principali da seguire per stilare una lettera di richiamo sono le seguenti:
1. Indicazione del comportamento non tollerato
2. Richiesta di cambiamento dell’atteggiamento illegittimo
3. Informazione circa le eventuali conseguenze giuridiche.
Con la lettera di richiamo, il datore di lavoro è come se desse contemporaneamente un avvertimento e una seconda possibilità al suo subordinato. Lo scopo dell’ammonimento scritto infatti è quello di dare al dipendente la possibilità di cambiare il suo comportamento scorretto.
E’ bene sapere anche che in alcuni casi, la lettera di richiamo non è il provvedimento ideale. Ciò accade quando il comportamento scorretto del lavoratore è grave o quando si è certi che lo stesso non è intenzionato a modificare il suo atteggiamento o ancora qualora la fiducia nei confronti del dipendente è irrimediabilmente intaccata.
120 commenti:
Buongiorno,
avrei necessità di aver una bozza per un richiamo a un dipendente che è arrivato con 2 h di ritardo p/la sede di lavoro, senza alcun avviso. Potete aiutarmi?
Il dipendente lavora p/un'azienda mineraria.
Nel ringraziarVi, porgo i miei più cordiali saluti.
Volentieri la aiutiamo se ci lascia un contatto dove poterLe inviare la bozza!
Buongiorno sono Erika, avrei bisogno di un consulto lavoro in un negozio di abbigliamento all'interno di un centro commerciale notificandomi una mancanza, a loro volta non scritta ma verbale tramite una guardia del centro.
La guardia avvisava verbalmente di un mio ritardo della pretura dello stesso, mi spiego la guardia avvisa una collega che lavora li da solo 2 settimane, lei a sua volta avvisa la capo area via email privata senza avvisare la responsabile del negozio e senza riferire niente a me e io mi sono ritrovata una lettera di richiamo sentendomi dire dalla responsabile Erika mi spiace ma io nn ne sapevo nulla.
La mia domanda e' la guardia se pur avesse rilevato la mancanza avrebbe e sottolineo avrebbe dovuto relazionare e mandare una copia alla ditta per cui lavoro e non divulgare notizie in merito ad una mia collega che tra l'altro ha fatto una mancanza che non ha seguito la scala gerarchica... Grazie resto in attesa per sapere se posso contestarla e come..
Sono un operaio di un'azienda di 14 dipendenti dove lavoro da 5 anni premetto che prima di arrivare in questa azienda ho lavorato in altre 4 ditte per circa 17 anni non ho mai preso lettere di richiamo qui invece ne ho gia 6 per motivi inventati, naturalmente tutti gli operai della ditta vanno da un min di 2 lettere in su,purtroppo in questa ditta usa per ogni minima cosa fare immediatamente un richiamo scritto al dipendente, vorrei sapere se queste lettere anno una validita o se un operaio ne puo' ricevere a oltranza, premetto che sono lettere non certo per motivi gravi, l'ultima lo ricevuta perche avevo due bottigliette di acqua da mezzo litro nel mio armadietto, apparte a una che ho ricevuto una multa di 3 ore tutte le altre veniva scritto che nei miei confronti e' stato preso il provvedimento disciplinare di ammunizione scritta,...spero che potete darmi una risposta
Salve,
avrei necessità di un modello di richiamo per un dipendente che, senza giustificazioni plausubuli, ha ritardato il rientro dalle ferie di una settimana (sottolinando inoltre che con il giorno accordato assieme colcudeva tutte le ferie che aveva a disposizione.
Il contatto a cui inviarmo cortesemente il modello è: florantoniol@libero.it.
Grazie
Buongiorno, non esiste un modello per il suo caso, semplicemente dovrebbe formulare una lettera al suo dipendente, su carta intestata, in cui espone quanto accaduto e le difformità rispetto agli accordi per le ferie concesse. Potrebbe eventualmente richiedere indietro, se retribuite, oppure non corrispondere la retribuzione per le ferie non ancora maturate ma godute dallo stesso lavoratore.
Il dipendente eventualmente dovrebbe risponderle motivando l'accaduto.
Buonasera,
avrei anch'io necessità di una bozza per un richiamo per comportamento fuori dalle direttive aziendali, e per non avere eseguito il lavoro richiesto dal datore di lavoro. La dipendente lavora per un'azienda commerciale (commessa di negozio).
La ringrazio in anticipo e le porgo cordiali saluti.
S.Rakaj( koli79@hotmail.com)
Buonasera,
avrei bisogno di un modello di richiamo per una dipendente che senza nessuna giustificazione non si presenta al lavoro. Fa le pulizie in una società!
La ringrazio in anticipo e rimango in attesa della vostra mail, l'indirizzo è : ela1491@yahoo.com
buongiorno,
avrei anch'io necessità di una bozza per un richiamo per non avere eseguito il lavoro richiesto dal datore di lavoro o averlo eseguito male, il dipendente è un apprendista maggiorenne e lavora per una ditta stampaggio materie plastiche.
la ringrazio in anticipo e rimango in attesa della vostra risposta, al mio indirizzo email: dany_micheli@yahoo.it
salve, vorrei sapere se fosse possibile mandare una lettera di richiamo ad un mio dipendente dato che ogni qual volta lo riprendo mi risponde in modo poco garbato, azzittendomi e mandandomi a quel paese,riprendendolo io per il suo lavoro svolto in maniera errata e con tempi decisamente più alti della media; il contratto di lavoro scadrà tra 3 anni, è un apprendista maggiorenne e lavora come commesso in un supermercato.
La ringrazio anticipatamente per la sua dispondibilità, e rimango in attesa della vostra risposta, al mio indirizzo e-mail: ileniaaa1991@hotmail.it
caccialo
salve, vorrei sapere quali sono i motivi per inviare una lettera di ammonizione - richiamo, esempio se arriva tardi la mattina bastano anche 10minuti? quanti giorni hanno per inviarmi il certificato di malattia dopo la telefonata di avvisola. uso di telefonino o attrezzatura, come faccio a giustificare che hanno fatto una telef. personale dal telef. dell'azienda. faccio queste domande perchè a me capitano e loro se ne sanno uscire sempre bene. vi ringrazio resto in attese di una risposte. aa--bb@libero.it
salve, anche io avrei bisogno di una bozza per un richiamo per non avere eseguito il lavoro richiesto dal datore di lavoro o averlo eseguito male, anche per il ritardi rispetto all’orario di lavoro e l'uso di telefonino per scopi personali. la ringrazio anticipatamente restando in attesa di risposta al mio indirizzo helen2003@libero.it
Salve,
volevo sapere se come datore di lavoro posso fare lettera di richiamo a un dipendente il quale ha falsificato un documento quale un patentino speciale per il trasporto di merce pericolosa, se si mi potrebbe inviare una fac-simile della lettera di richiamo?
La ringrazio anticipatamente, resto in attesa di risposta all'indirizzo email: jessi87.naughty@libero.it
salve,
sono rappresentante legale di una cooperativa sociale ed ho la necessita di richiamare una dipendente che più volte ha presentato un atteggiamento minaccioso, provocatorio e burbero nei confronti di tutta l'organizzazione della coop. più volte è stata richiamata verbalmente, senza miglioramenti. questa volta si è presentata in coop fuori dal suo oario di lavoro, accompagnata dal marito ed ha utilizzato dei toni volgari, eccessivi e minatori nei confronti del personale presente in coop. come posso impostare la lettera? La ringrazio in anticipo e le lascio la mia mail: vurchio80@libero.it
Buongiorno dott.Olivieri,
scrivo per avere un consiglio e magari una bozza per una lettera di richiamo per una mia dipendente.
E'una cameriera ai piani, lavora con noi da anni, e purtoppo è una persona testarda nel senso che quando prende delle cattive abitudini e difficile farle capire che sono sbagliate e che deve cambiare metodo di lavoro. Uno dei tanti casi e che sono anni che le ripeto che non deve mettere prodotti detergenti e non nei flaconi di altri prodotti. Per esempio ha la pessima abitudine di mettere la candeggina nei flaconi del detergente per vetri o nel prodotto che elimina gli odori dagli ambienti. Più volte le ho ripetuto che non va fatto. Lei insiste a farlo e io non ne posso più e tra l'altro quando glielo faccio presente o ride o comincia a rispondere in malo modo. Secondo lei è il caso che le invii una lettera di richiamo?
Grazie
Cordiali saluti
Buonasera, comprendo la Sua situazione e senz'altro ha tutto il diritto e soprattutto dovere, per rispetto di chi invece lavora diligentemente, di porre rimedio alla situazione descrittaci.
Consiglierei una semplicissima lettera da consegnare a mano alla lavoratrice (se ne faccia firmare per ricevuta una) in cui spiega, senza assolutamente valutazioni o pensieri personali ma solo descrivendo oggettivamente fatti e problemi, della motivazione del richiamo e in cui richiede alla lavoratrice di adeguarsi alle direttive aziendali in termini di esplicazione della prestazione lavorativa richiesta.
Inserisca nella lettera la possibilità alla lavoratrice di dare delle spiegazioni all'accaduto in quanto è giusto ne abbia la possibilità qualora volesse.
Buongiorno, la mia azienda dietro mio consiglio in quanto addetto al controllo, vorrebbe mandare una lettera di richiamo ad un dipendente che da tempo si comporta in maniera scorretta (furti, anche commissionati a colleghi, atteggiamenti strafottenti, fumo di sigarette e consumo di cibo in luoghi dove assolutamente non è consentito, ecc...); il punto è che l'azienda nella lettera di richiamo vorrebbe mettere il mio nome per indicare chi ha sorpreso il dipendente in atteggiamenti scorretti. Considerata la "pericolosità" del soggetto accusato, io vorrei evitare questo; è possibile o nella lettera di richiamo deve essere indicato chi ha sorpreso (e già ammonito verbalmente) il dipendente? (stebog@tiscalinet.it)
salve, come si scrive una richiesta di "giorno di assenza" valida. il mio commercialista me la segna sempre come festività. grazie aa--bb@libero.it
BUONASERA, DESIDEREREI AVERE UNA BOZZA DI LETTERA DI RICHIAMO PER UN DIPENDENTE CHE HA MANIFESTATO GRAVI LACUNE NELLO SVOLGIMENTO DELLE SUE MANSIONI DI QUADRO /IMPIEGATO AGRICOLO, CAUSANDO GRAVI DANNI ECONOMICI E DI IMMAGINE ALL'AZIENDA.
POTREBBE DARMI QUALCHE IDEA? ED INOLTRE, LA LETTERA VA INVIATA PER CONOSCENZA ANCHE A QUALCHE ALTRO ENTE/SINDACATO?
LA RINGRAZIO ANTICIPATAMENTE
annamillucci@gmail.com
salve ho chiesto.un giorno di ferie prima di natale..al direttore generale,e lui mi ha dato il consenso ..ma poi i responsabile,non mi da il foglio da firmare di permesso. dicendomi che mi farà la lettera,di richiamo....che succede in questi casi.. grazie eriusku@gmail.com
Buonasera, è successo che il mio responsabile si è accorto che ero indietro con l'archiviazione di documenti... puo per questo fare leggitimamente un richiamo scritto Grazie
Salve,
ho ricevuto una lettera di richiamo nella quale mi viene contestato il fatto di non aver avvisato il responsabile del personale per un mancato rientro dalle ferie (dal Venezuela ho perso l'aereo e quindi sono rientrata un giorno dopo). In realtà ho avvisato un mio collega (che però è assunto con un'altra ragione sociale ma presta la sua opera nella stessa mia unità locale) chiedendo che avvisasse lui il mio responsabile (che è anche il suo), cosa che ha prontamente fatto e che è riportata anche nella contestazione che mi è stata scritta. Faccio presente che non ho avvisato il mio responsabile perchè non avevo il numero con me e comunque, quando ho fatto il mio SMS al collega, in Italia erano le 00:00 del del giorno 7 gennaio (io dovevo rientrare il giorno 8 gennaio).
Sono assunta come impiegata in una ditta metalmeccanica.
Come posso scrivere una risposta (non ritenendo fra l'altro giusta questa contestazione)?
Grazie per la Vs. disponibilità,
Simonetta
vai a lavorara pecoraro
provaci solo e' ti sfondo il c.......
Buongiorno,
la lettera di richiamo deve essere recapitata per posta?
Raccomandata postale o a mano.
Mi spostano di reparto dicendo che hanno inviato alla cooperativa lettere di richiamo.
Queste lettere di richiamo in realtà non esistono e' solo un giochetto per spostare il personale in qualsiasi modo e posto .
Buonasera a tutti.
Volevo chiedere un'informazione: l'azienda può inviarmi una lettera di richiamo dove mi accusa di aver rubato dei soldi, senza averne le prove?
Come posso giustificarmi e difendermi rispetto alla diffamazione e al mobbing?
Grazie
Buongiorno, bisognerebbe valutare su quali basi è stata mossa l'accusa e il richiamo disciplinare:
1) aveva un'indennità di cassa quindi responsabile degli ammanchi;
2) è stata filmata e ripresa ma ciò costituirebbe un fatto illegittimo ai sensi di quanto disposto dallo Statuto dei lavoratori sull'utilizzo dei dispositivi di videosorveglianza.
In ogni caso deve rispondere entro 5 giorni al richiamo dando le Sue giustificazioni.
Nel caso il provvedimento va avanti potrà impugnarlo per mezzo di un professionista (Avvocato o Consulente del Lavoro).
buongiorno,ieri mi.è stata recapitata una lettera di richiamo.nella quale mi contestano un cambio turno effettuato con una collega senza autorizzazione.vorrei sapere come poter contestare questa ammonizione in quanto ho in mio possesso un foglio dei turni di quella settimana dove si legge a piè di pagina:Rosy(io)e Manu(collega)potete fare cambio turno se volete scritto dal datore di lavoro che a voce ora mi dice che si riferisse alla.sola giornata di domenica(non specificato).in più domanda?se x cause di forza maggiore all' ultimo devo cambiare un turno ma garantisco la copertura del lavoro devo necessariamente avvertire il titolare?
spero in una Vostra risposta...grazie. Rosalba
buongiorno,ieri mi.è stata recapitata una lettera di richiamo.nella quale mi contestano un cambio turno effettuato con una collega senza autorizzazione.vorrei sapere come poter contestare questa ammonizione in quanto ho in mio possesso un foglio dei turni di quella settimana dove si legge a piè di pagina:Rosy(io)e Manu(collega)potete fare cambio turno se volete scritto dal datore di lavoro che a voce ora mi dice che si riferisse alla.sola giornata di domenica(non specificato).in più domanda?se x cause di forza maggiore all' ultimo devo cambiare un turno ma garantisco la copertura del lavoro devo necessariamente avvertire il titolare?
spero in una Vostra risposta...grazie. Rosalba
Buongiorno anonimo del 11/07/2013.
Deve presentare le sue giustificazioni per iscritto entro 5 giorni dal ricevimento della contestazione o verbalmente se concessa audizione del lavoratore.
In tale sede potrà far notare la nota riportata in cui si autorizzava il cambio turno che, in generale va sempre autorizzato dal datore di lavoro che esercita il POTERE ORGANIZZATIVO a cui il lavoratore dipendente deve sottostare quale obbligo contrattuale.
Buona sera potrei mandarla io la lettera di ammonizione slla mia azienda per il motivo che faccio ore steaordinarie senza che me le pagano??
Buonasera ,lavoro nel settore del commercio.
Volevo sapere se una lettera di richiamo puo essere data anche dopo 3 mesi iniziato l'apprendistato,per un singolo errore mai commesso precedentemente.
Un aprendista non deve apprendere,imparare? se sbaglia una volta in un lavoro non abituale (non sono tutti i giorni nel reparto ortofrutta) gli si da direttamente la lettera di richiamo?
L'errore sarebbe non aver riconosciuto due tipi di arancie sfuse e quindi averle mischiate,e non aver fatto il giro di un prodotto.
Attendo risposta al elianaa90@gmail.com
Grazie.
Salve lavoro. Per un'azienda cooperativa nel settore di pulizie nel mio contratto. Nn c'è. Scritto che devo controlare il lavoro. Svolto dai miei colleghi ho un contratto uguale a tutti.
Vorrei sapere. Se mi possono fare un richiamo scritto. Potete risp all'indirizzo gialetta@alice.it grazie. Per la vostra disponibilità
Avrei bisogno di un consiglio: mi è stata contestata un assenza per domenica 3 nov. Avendo dato già comunicazione anticipatamente. premesso che c'era tanto lavoro arretrato. dimenticavo a dirvi che io faccio parte del cons. di amministrazione e che c'era pure del peronale in ferie. c'è una legge sulla quale mi posso appoggiare?grazie mille
Buongiorno anonimo del 10 novembre, per poter rispondere al suo quesito avremmo bisogno che ci descrivesse in maniera più dettagliata i fatti.
Può inviarci una mail a linformalavoro@gmail.com
Saluti.
URGENTE
Buonasera, avrei bisogno per favore di chiare delucitazioni inerenti le lettere di richiamo. Sono un valido, serio e gran lavoratore, svolgo presso l'azienda dove lavoro, opere che non rientrano nelle mie mansioni e quindi non pagatemi, e faccio 50-60 ore settimanali al prezzo di 40. Mi venne chiesto il favore di fare, per avviamento nuovo punto vendita, 84 ore di lavoro (pagate per 40) ed essendo distante 30km a/r dalla sede dove per contratto lavoro dovevo raggiungerlo a mie spese, l'ho fatto per 50giorni consegutivi (senza 1gg di riposo ed a 12ore continue al gg) DISUMANO! dopo di chè, crollando dalla stanchezza e dallo stress, avvertito il barbaro menefreghismo da parte loro, chiesi di ritornare a lavorare presso la mia sede di destinazione motivando il mio malessere, da lí si scatenö la belva con offese e ricatti e pressioni psicologiche con seguito la spedizione di una lettera di richiamo per cio che avevo lamentato, ma che IO NON HO MAI RICEVUTO A CASA DALLE POSTE. Vi chiedo: È VALIDA? HA VALORE LEGALE? grazie!
gravinovincenzo@gmail.com
Mi scusi, vorrei sapere, sono un serio ed educato lavoratore; la mia azienda mette in giro, tra i miei colleghi ed altre persone che possono testimoniare, ossessive maldicenze sul mio conto, tipo: ho un carattere di merda, sono insopportabile, sono presuntuoso, mi rubo lo stipendio, faccio scambi di coppie (sono cattolico e di valori), sono ricchione (sono etero), ecc sopporto tutto cio da 5anni ed oggi che ho invitato, mezzo e-mail, il mio datore di lavoro a smetterla di divulgare queste ingiurie e maldicenze sul mio conto ed alle mie spalle in quanto ormai stanco di sentire questi suoi infantili schiamazzi...mi spedisce una lettera di richiamo che ancora non ho ricevuto. PUÒ FARLO? PUÒ DICHIARARE IL FALSO? E POSSO IO RISPONDERGLI MOTIVANDO I REALI MOTIVI DI OSSESSIVI E CONTINUI SFOTTÒ? ho le prove. UN'AZIENDA PUÒ FARMI LETTERA DI RICHIAMO SE IO HO SOLTANTO DICHIARATO LA MIA STANCHEZZE NELL'ESSERE CHIAMATO, nn essendolo, RICCHIONE DA LUI? può darmi rsp, grazie. gravinovincenzo@gmail.com
Salve volevo un aiuto in merito ai provvedimenti disciplinari per il Contratto Collettivo Nazionale Commercio
- c'è scritto: il datore di lavoro ha facoltà di inviare il personale in missione temporanea
che cosa significa in realtà? se ci si rifiuta di partire il datore di lavoro potrebbe fare un richiamo e prendere un provvedimento disciplinare?
Ciao,
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Cordiali saluti
fred.
Egregio signore,non sapendo proprio a chi rivolgermi, giungo a Lei da una breve ricerca sul web, sarebbe così gentile da darmi una semplice e valida informazione?lavoro per un'azienda che conta tre nagozi con tre addetti alle vendite per ciascun punto vendita. sono assunta da sei anni con contratto full-time indeterminato terzo livello con la qualifica di addetto alle vendite. PURTROPPO da un po di tempo a questa parte, la mia azienda mi COSTRINGE a svolgere anche il lavoro di vetrinista (per tutti e tre negozi) e di allestimento negozio (per tutti e tre negozi) ma ovviamente SENZA ALCUNA RICOMPENSA. Mi dicono che è tutto compreso nello stipendio e che mi spetta farlo per legge. Mi MINACCIANO altresì di mandarmi via nel caso in cui mi rifiutassi di obbedire. Cosa posso fare per uscirne da questa, per me brutta, situazione? Mi esasperano e sono un po stanca di tutto cio ma, non voglio perdere il mio lavoro. Per favore, potrebbe darmi un consiglio? GRAZIE 1000 e mi perdoni il fastidio.La mia qualifica è ADDETTA ALLE VENDITE per un negozio di abbigliamento in un centro commerciale. cordiali saluti. Può indicarmi le mansioni di addetto alle vendite, nel mio caso?
Carolina
Buonasera Anonimo del 10/12/2013, presumendo che il CCNL cui si fa riferimento sia quello Commercio-Terziario, si richiede contatto a linformalavoro@gmail.com per fornire le informazioni richieste.
Egregio signore,non sapendo proprio a chi rivolgermi, giungo a Lei da una breve ricerca sul web, sarebbe così gentile da darmi una semplice e valida informazione?lavoro per un'azienda che conta tre nagozi con tre addetti alle vendite per ciascun punto vendita. sono assunto da sei anni con contratto full-time indeterminato terzo livello con la qualifica di addetto alle vendite. PURTROPPO da un po di tempo a questa parte, la mia azienda mi COSTRINGE a svolgere anche il lavoro di vetrinista (per tutti e tre negozi) e di allestimento negozio (per tutti e tre negozi) ma ovviamente SENZA ALCUNA RICOMPENSA. Mi dicono che è tutto compreso nello stipendio e che mi spetta farlo per legge. Mi MINACCIANO altresì di mandarmi via nel caso in cui mi rifiutassi di obbedire. Cosa posso fare per uscirne da questa, per me brutta, situazione? Mi esasperano e sono un po stanco di tutto cio ma, non voglio perdere il mio lavoro. Per favore, potrebbe darmi un consiglio? GRAZIE 1000 e mi perdoni il fastidio.La mia qualifica è ADDETTO ALLE VENDITE per un negozio di abbigliamento in un centro commerciale. cordiali saluti. Può indicarmi le mansioni di addetto alle vendite, nel mio caso? Gravinovincenzo@gmail.com
Lavoro presso un ente locale, il responsabile dell'ufficio ha minacciato una lettera di richiamo perché fuori orario di lavoro mi sono lamentato via sms con un mio superiore di comportamenti scorretti che vedo nell'ufficio dove lavoro. Può farlo? Io mi sono sentito crollare il mondo addosso, non credo di aver fatto niente di male
Buongiorno Anonimo del 01/02/2014, chiediamo gentilmente di contattarci all'indirizzo linformalavoro@gmail.com fornendoci qualche altro dettaglio sul fatto al fine di poterLe rendere un parere più preciso sul caso.
Salve o un problema lavoro in un impresa di Pulizie dentro Asp e sono stato in ferie circa 28 giorni in Russia perche mia moglie e di li e andiamo a trovar i genitori premetto che per aver 1 mese di ferie durante l anno non ne prendo cmq con foglio di ferie in mano firmato e accettato ,al rientro il rsponsabil mi chiama dicendomi che cosa e succes ,e io ma di che,dovevi rientrare secondo lui 4 giorni prima ,e io li per li dico che e strano ma non trovo piu la mia copia di permesso ,lui giocando su questa cosa ,mi fa mandare una lettera dall azenda ,e sulla copia la data di rientro cambiata sul mio 5 lo 0 di lui ,che fortunatamente sul cellular nel memo avevo segnato rientro il 15 sentirmi con responsab ecc ma era evidente la manomissione,mando tutto al sindacato ,,ad oggi dopo circa 20 giorni nulla mi dice nulla cosa posso faree^^?????? grazie,,per quanto ne so e manomissione di documenti d ufficio o noo
Buongiorno, ho ricevuto una lettera di richiamo per aver commesso un errore su una compilazione di un modulo da inviare in banca e per non avere la documentazione inviataci dall'altra, premesso che ho cercato tale documentazione ovunque e non l'ho trovata, mi hanno contestato di essermi rifiutata di cercarla, arrecando cosi un grave danno all'azienda.. di immagine all'esterno.. quando mi sono presentata a colloquio con L'AD e l'HR per rispondere a quanto contestatomi, vernalmente mi è stato detto che ho uno stipendio elevato 1.5 mensili e che il mio lavoro è sempre sttao solo di GRANDE QUANTITA' ma scarsa qualità.. non mi è stato possibile dire la mia e spiegare che si ho commesso questi errori ma che sono in questo momento oberata di lavoro e da richieste di una collega che mi costringono a ritimi di lavoro troppo elevati.
Posso rivoglermi ad un sindacato? quale comportamento è meglio avere in questi casi? grazie
Buongiorno Cristina, il consiglio che Le diamo è senz'altro di farsi assistere da persona esperta in materia al fine di esporre in forma scritta e assolutamente chiara una giustificazione a quanto contestato dall'azienda, in merito al fatto accaduto e relativamente ai carichi di lavoro eccessivi che richiederebbero, altrimenti, ulteriore personale dipendente al fine di garantire un risultato qualitativamente apprezzabile vista la mole di lavoro.
Si rimane a disposizione a linformalavoro@gmail.com per ulteriori informazioni.
Buongiorno lavoro in INA casa di riposopremetto che il mio ccontratto scade tra due mesi .mi vogliono licenziare ma siccome non possono mi è arrivata la lettera di richiamo con cose inventate.come posso fare.grazie
Buongiorno Anonimo del 26/06/2014, sulla base di quanto disposto dall'art. 7 Legge 300/1970 (Statuto dei lavoratori) dal ricevimento della lettera deve presentare le proprie giustificazioni entro il massimo di 5 giorni adducendo, senza esprimere pareri personali, le proprie giustificazioni rispetto a quanto contestato.
Ovviamente andrebbe verificato che la lettera di richiamo notificata dall'azienda sia conforme alle disposizioni sopra richiamate, ovvero che l'azienda effettivamente contesti un fatto oggettivamente rilevabile.
Lavoro in body rental presso una società.
E' uso che le ferie ed i permessi vengano richiesti prima alla società presso cui sono "affittata" (società A) e poi formalizzati verso la mia azienda (società B) con una richiesta ferie via web. Queste richieste spesso vengono approvate molto tempo dopo la loro fruizione.
Sono presso al società A ininterrottamente da ottobre 2012.
Tempo fa chiesi a chi mi coordinava, presso la società A, se potevo prendermi dei giorni a luglio per un mio problema e mi fu risposto di sentirmi libera perché purtroppo il contratto tra loro e la mia azienda sarebbe scaduto a fine giugno e non avevano i soldi per un rinnovo.
Io mi sono organizzata per un mio progetto a luglio (non definitivo), contando di mettermi d'accordo con la mia azienda una volta rientrata in sede e una volta deciso effettivamente se farlo o meno.
La società A ha avuto un carico improvviso di lavoro, e ha richiesto un prolungamento della mia presenza, chiedendo però alla soc B di garantire la mia presenza a luglio, dato che sapeva che forse io a luglio avrei avuto qualcosa di personale da fare.
MI p arrivata una contestazione disciplinare con la motivazione di aver diffuso la voce che forse avrei avuto un impegno a luglio in data non precisata per una durata non precisata prima di averne parlato con la soc B.
Ho dato le mie spiegazioni, ma sono risultate inidonee ed è seguita una lettera di richiamo.
Cosa è prudente fare a questo punto?
Aggiungo che io ho chiesto se il richiamo era per qualche errore da me commesso, e quindi per una lamentela del cliente, ma la risposta è stata che "quando il cliente chiama al telefono è un problema, non serve che chiami per lamentarsi, ma il solo fatto che chiami è un problema".
In questi mesi, in effetti, nessuno della soc B mi ha mai chiesto cosa io stessi facendo, come mi trovassi o altro - ho sempre compilato rapportini e richieste ferie via web e saluto di sfuggita il nostro commerciale se lo vedevo passare nel corridoio.
Non avevo neanche ricevuto una comunicazione ufficiale sul rinnovo della mia commessa, pure avendolo chiesto varie volte: arrivata allo scadere dei giorni ho scritto una mail chiedendo dove dovessi presentarmi, se da A o da B, e solo allora mi è stata data una risposta.
Grazie
Buongiorno Anonimo del 13/07/2014.
Per quanto attiene il richiamo disciplinare,anzitutto bisogna chiarire se avvenuto da parte dell'azienda in forma scritta o verbale ai fini del rispetto di obbligo di fornire le proprie giustificazioni entro il termine dei 5 giorni dalla contestazione.
Trascorsi i 5 giorni di mancata giustificazione oppure a seguito di non accettazione delle stesse l'azienda avrebbe potuto procedere con una sanzione disciplinare che avrebbe pur sempre dovuto comunicare per iscritto per permetterLe, eventualmente di contestarla.
A quanto ci ha riferito il tutto però sembra essersi fermato al semplice richiamo, riconoscendo forse l'azienda stessa che non vi erano estremi per procedere oltre.
Oltre ciò rimaniamo perplessi di una cosa, ovvero del fatto che Lei effettui prestazione lavorativa in "body rental".
A nostra conoscenza è una forma che la normativa italiana non prevede e che viene solitamente utilizzata nella fornitura di servizi informatici quando si invia un proprio dipendente (azienda) presso la sede di un cliente per l'impianto dei sistemi informatici.
Ma il Suo caso non mi sembra proprio questo, considerando anche i "poteri" esercitati dall'azienda ospitante.
L'unica forma similare al body rental prevista dalla normativa italiana è la somministrazione lavoro che però è permessa solo a soggetti autorizzati dal Ministero del lavoro, che certamente non può essere effettuata da un datore di lavoro privato.
Probabilmente trattasi di un distacco?
Per maggiori approfondimenti preghiamo di contattarci a linformalavoro@gmail.com
Sono l'anonima di luglio: lavoro per una società informatica che mi ha "affittato" come consulente ad un'altra società (A).
Di fatto io mi reco tutti i giorni presso la società A, da ottobre 2012, lavoro per la società A (sviluppo software), coordinata dalla società A, su progetti gestiti dalla società A.
Da novembre 2012 non ho mai avuto un colloquio "ufficiale" con la responsabile del servizio della società B per i rapporti con la società A, e ho avuto un colloquio generico con la mia responsabile ufficiale della società B solo qualche mese fa (sono passata in sede e le ho chiesto un aumento, rifutato per "rosèpetto" verso i colleghi in cassa integrazione).
Le tranche di ore per cui io vengo "affittata" sono decise dai loro commerciali (A e B).
Io ho ricevuto una lettera di richiamo, alal fine, perché le mie giustificazione sono state considerate inidonee. Sarei passata dal sindacato, ma ho avuto una emergenza familare e sono dovuta partire di corsa, rientrando solo ora.
Immagino che non ci sia più nulal da fare... o sbaglio?
concludo: le ferie dell'estate 2013 sono state concordate con la società A e poi richieste alla società B, così come tutti i permessi eventuali di cui ho fatto uso: di solito, come tutti i miei colleghi di B presso altri clienti è la prassi concordare con la società ospitante, anche perché solo lei sa effettivamente cosa diavolo stiamo facendo, le scadenze, chi ci può effettivamente sostituire, etc etc... la società B è di solito "passiva" a riguardo.
Per esempio: io ho compilato al richiesta ferie per la settimana centrale di agosto, ma nessuno della società B ha ancora provveduto ad autorizzare le mie ferie... l'anno scorso, se non sbaglio, sono state autorizzate ufficialmente solo dopo che sono state godute....
Buongiorno Anonimo del 15/07/2014, potrebbe contattarci a mezzo mail a linformalavoro@gmail.com per praticità nel fornire una risposta, riportandoci gli ultimi due messaggi sopra inseriti?
Buongiorno,
sono titolare di un'attivita' commerciale e una mia dipendente si e' messa in malattia da circa due mesi dicendo di avere l'esaurimento nervoso. Ho saputo, tramite immagini su Facebook quindi disponibili al tutti, che frequanta regolarmente una palestra dove svolge corsi di lap dance. Io non voglio licenziarla, ma solo che rientri al lavoro, poiché i suoi colleghi stanno coprendo tutti i suoi turni e io non posso permettermi di assumere altre persone ....
Grazie
Buongiorno, un' informazione. Ho dei problemi con la ditta..dopo un unfortunio non sono più stata richiamata al lavoro,pur avendo comunicato la mia disponibilità. Giovedì mi è arrivata una lettera raccomandata dal mio datore dicendo che dovevo presentarmi il giorno dopo a lavorare e pure nel weekend. Io per pura fortuna in quel momento ero a casa,il giorno seguente sono andata in ditta ma non ho accettato le loro condizioni e me ne sono andata. Se non ero a casa a prendere la raccomandata Giovedì cosa poteva succedermi? E poi ora loro si attaccano al fatto che me ne sono andata e vogliono applicare il licenziamento disciplinare. Come posso muovermi?grazie mille...
Buonasera Anonimo del 07/08/2014, in merito alle informazioni forniteci non è possibile elaborare un parere in quanto i fatti decritti risultano mancanti di particolari importanti quali
1) cosa significa che dopo l'infortunio non è stata più richiamata? L'infortunio ha una data di inizio e una data termine al decorrere della quale il rientro non deve essere preventivamente comunicato pena rilevazione di assegna ingiustificata in quanto non coperta da giustificazione in merito;
2)"Non ho accettato le loro condizioni di lavoro" cosa significa questo? In merito a cosa si fa riferimento? mansioni diverse a cui sarebbe stata adibita o condizioni non accettabili in termini di salute, sicurezza o altri aspetti riguardanti la salvaguardia di altri diritti personali del lavoratore?
3) Il tipo di rapporto di lavoro di cui parliamo di che tipologia è? Presumiamo subordinato, a termine, a tempo indeterminato, a chiamata, ecc?
Rimaniamo a disposizione di Sue ulteriori all'indirizzo linformalavoro@gmail.com
Salve mi è stata notificata una ammonizione scritta per aver dimenticato di comunicare il numero di protocollo di un certificato di malattia, dopo avere espletato tutta la procedura tramite un sindacalista, nella busta paga successiva mi sono trovata defalcata la giornata in questione con la dicitura assenza malattia non retribuita, è normale?, il mio sindacalista mi dice di no, in quanto l'assenza è coperta dal certificato, quindi l'azienda deve limitarsi a impormi l'esito soltanto della contestazione, in questo caso ammonizione scritta, è corretto?
Grazie mille in anticipo.
Buonasera Anonimo del 05/09/2014.
In merito agli obblighi in caso di malattia, il lavoratore deve avvertire l’azienda entro il primo giorno d’assenza (fine turno) comunicando il domicilio presso cui si trova se diverso da quello noto all’azienda e inviare entro il secondo giorno dall’inizio dell’assenza il protocollo del certificato medico all’azienda (entro 48 h. da quando viene fatto il certificato medico).
Presumendo che la malattia in questione rientrasse nella cosiddetta CARENZA a carico azienda, il fatto che la giornata di malattia le sia stata computata come ASSENZA INGIUSTIFICATA deriva appunto dal non aver adempiuto agli obblighi informativi.
Per quanto attiene a ciò che Le è stato comunicato dal sindacato, sarebbe giusto quanto riferito se la trattenuta facesse riferimento a una giornata indennizzata dall'INPS in quanto la legittimità della trattenuta ci sarebbe solo nel caso il datore di lavoro non avesse provveduto a conguagliare gli importi su DM10
Per ulteriori informazioni invitiamo a contattarci a mezzo mail a linformalavoro@gmail.com
salve ho ricevuto una lettera di richiamo dall'azienda che mi contesta il fatto che essendo in malattia non sono risultato presente nella mia abitazione in occasione della visita medica fiscale.
premetto che come ho già giustificato all'IMPS che io il giorno stavo male(avevo mal di testa visto che ne soffro)mi presi un OKI e mi misi a letto.
siccome ho la vicina con una bambina piccola che piange ad ogni ora misi i tappi come di mio solito per poter riposare non sentendo il campanello.L'indomani a pranzo mia moglie trovò nella cassetta il foglio del medico come era passato e dovevo andare il giorno seguente a visita.
andai il giorno dopo facendomi visitare e spiegando il fatto sia verbale che scritto e mi confermarono la malattia(visto che ho avuto 2 fratture alla caviglia)volevo sapere se mi potevate fare una bozza per la risposta
grazie
email:windsurfer79@hotmail.it
Buongiorno, sono titolare di una badante in gravidanza, comunicataci a giugno 2014: Venerdì ci siamo accorti che per ben 3 mesi ha utilizzato il cellulare di casa per chiamate sue personali, e glielo abbiamo fatto notare verbalmente.. la conseguenza è stata che da lunedi ha fatto richiesta di malattia che ad oggi (giovedì) è stata trasformata in prematernità.. Non potendola licenziare per tutto il comportamento a nostro avviso "calcolato", vorremmo comunque procedere facendole un richiamo scritto abbastanza duro che ci consenta poi di licenziarla una volta che rientrerà dalla maternità (se rientrerà). Potreste mandarmi un fac simile a mezzo e-mail? Vi ringrazio anticipatamente, Alessia - E-mail: alessiaperaz@libero.it
Salve posso avere un consulto
Salve vorrei sapere se c'è un limite di giorni entro cui il datore di lavoro deve consegnare la lettera di contestazione a partire dalla data dell'infrazione commessa.
Buonasera Anonimo del 20/10/2014.
In merito alla notifica della contestazione il datore di lavoro deve rispettare il principio dell'immediatezza, ovvero deve provvedere al richiamo scritto/verbale il prima possibile.
L’immediatezza va comunque valutata tenendo conto delle necessità di un preciso accertamento dei fatti
contestati.
buongiorno vorrie sapere una lettera di richiamo ..quanto tempo ha la scadenza .. non so se mi sono speigato bene.. peresempio .. io ho avuto una lettera di richiamo 8 mesi fa.. e altra mi arrivata adeso.. quella prima lettera ci vale anchora... o questa veinecontata prima lettera dopo 8 mesi
Buonasera, la contestazione dev'essere immediatamente notificata, quindi portata a conoscenza del lavoratore il prima possibile.
Il fatto che siano trascorsi 8 mesi ipotizzerebbe un'inadempienza a questo principio dell'immediatezza della contestazione.
Anche se le disposizioni ex art. 7 L. 300/70 prevedono un'obbligo di fornire le giustificazioni entro 5 giorni dalla notifica del richiamo, in questo caso specifico comunque il datore di lavoro non può adottare alcun provvedimento disciplinare nei confronti del lavoratore senza avergli preventivamente contestato l'addebito e senza averlo sentito a sua difesa.
Buonasera Stefano, nel caso volesse, potrebbe inviare a noi una mail a linformalavoro@gmail.com per darle un parere gratuito, altrimenti può rivolgersi a qualsiasi professionista di sua fiducia esperto in materia lavoro.
Buonasera io ho un' attività' di parrucchiere centro estetico. Ho una delle mie lavoranti che da luglio mi da problemi,minacciandomi che se non le alzo lo stipendio se ne va,io le dico che l azienda non ha le possibilità' e quindi se ha offerte migliori può andare...ma lei niente sempre da me rimane...in più il suo giro di clienti e' calato perché se le fa in casa detto esplicitamente da lei...in più lei era il mio secondo direttore tecnico in caso di mia assenza lei mi sostituiva,mi ha tolto questa qualificazione da dir tec andando in comune e sciogliendo la pratica per affitarla a un altro parrucchiere (cosa illegale perché il dir tecnico deve essere presente sul luogo di lavoro) a questo punto cosa posso fare??? Vi prego aiutatemi non so come togliermi questa sanguisuga....
Buongiorno. Vorrei sapere, una lettera di richiamo dal datore di lavoro ha scadenza dopo un'anno o e ancora valida?. Grazie
buongiorno chiedo scusa sono in enorme dificolta ,mi potete dare un consiglio di come comportarmi su un episodio che mi e successo grazie dopo 8 anni di lavoro come stagionale in hotel il mio tutore di lavoro ancora non mi a chiamato per rientrare e mi dice che sono un po in dificolta" economica e non si sa nemmeno se rientro o no per di piu" dicendomi la cosa ad aprile a stagione gia iniziata cosa posso fare grazie
Buongiorno,
ultimamente sono stato oggetto di lettere di richiamo al fine di sanzioni disciplinari per motivi che, personalmente, considero non sufficienti a formulare tali richiami.
Uno mi è stato fatto perchè la mia scrivania non era in ordine.
L'ultimo perché, a loro dire, nell'entrare nel parcheggio aziendale procedevo ad una velocità troppo alta.
Chiarisco che nulla mi era stato riferito verbalmente prima del richiamo scritto
Vorrei sapere se queste motivazioni sono sufficienti a giustificare una lettera di richiamo e la successiva sanzione o sono altresì da considerarsi strumenti atti a creare disagio e malumore nel posto di lavoro tali da poter essere considerati una forma di mobbing
Buongiorno, ho bisogno di un aiuto, io economicamente nn posso permettermi un avvocato e dei sindacati sn scettica, sapete dirmi a chi rivolgermi per poter aver un aiuto per contestare un richiamo ingiusto?
Buonasera Emanuela.
Per l'assistenza nell'ambito di un procedimento disciplinare è in ogni caso consigliabile farsi assistere da un professionista esperto in materia che, se non Avvocato, potrebbe essere un Consulente del Lavoro.
Il procedimento disciplinare, infatti, si articola in diversi aspetti da tenere in considerazione che, oltre il fatto oggettivamente contestato, fanno riferimento anche all'esecuzione della procedura stessa scandita da tempistiche ben precise.
Pertanto consigliamo di richiedere assistenza a un professionista, maggiormente se il caso oggetto della contestazione potrebbe avere risvolti sanzionatori nei Suoi confronti.
buongiorno, in qualità di socio titolare, che figura come datore di lavoro, di una ditta snc volevo sapere come devo comportarmi col socio, che figura come dipendente, che non vuole sottoporsi a visita medica periodica.
Buongiorno Anonimo 45.
I controlli sanitari obbligatori previsti dalla vigente normativa in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro ex D.Lgs 81/2008 è un dovere cui il datore di lavoro non può e deve non ottemperare.
In relazione al caso in questione, di fronte quindi ad un rifiuto del dipendente, il datore di lavoro deve procedere con un procedimento disciplinare ex art. 7 L. 300/70 nei confronti del dipendente in questione, procedendo, di fronte il rifiuto dello stesso lavoratore, a progressive ed efficaci sanzioni disciplinari al fine di convincere il lavoratore ad ottemperare all'obbligo in questione
Se tali sanzioni non raggiungono lo scopo, il datore di lavoro può ricorrere al licenziamento per giusta causa ex art. 2119 c.c.
Ma lascia stare, se non sai nemmeno scrivere una lettera !
Buonasera vorrei sapere cortesemente quanti giorni dall'accaduto ha l'azienda per fare una lettera di contestazione ad un dipendente. E' molto importante
Grazie mille
Buonasera Anonimo del 05/01/2016.
La contestazione del fatto deve avere il principio dell'immediatezza, pertanto il richiamo va notificato nel più breve tempo possibile, salvo cause di forza maggiore o particolari che ne impediscano l'immediata notifica.
Salve..avrei bisogno del vostro aiuto..mi trovavo a lavorare presso una sala bingo il 30/12 essendoci la regola di consegnare assolutamente la mancia personale al cassiere in modo da segnarcela come tale ed essere restituita dopo la scadenza delle mance collettive insieme a quest ultima...x motivi personali ho scelto di tenerla x me e non l'ho consegnata tenendola in un taschino piccolo del mio marsupio nascosto..e' successo che mi sono assentata un momento e scordandomi ho dato il marsupio al mio superiore per pagare la partita e ha scoperto in quel taschino la mancia...e ora mi ha giustamente mandato la lettera che mi e appena arrivata...come posso rispondere? Mi potrebbe in qualche modo aiutare? Le lascio la mia mail...spero in una vostra risposta..
La ringrazio
(sanchezllamaly@gmail.com)
Buongiorno.me chiamo eddy ho 49 anni lavoro in una azienda metalmeccanica S.p.A da 16 anni con contratto indeterminato.il mio datore di lavoro continua a mettere me in ferie è circa qualsiasi modo per linciarmi.cosa me consiglia di fare per non cadere ci .ho besonio del mio lavorò,è una famiglia da mantenere,grazie
Ha valore una contestazione disciplinare inviata al dipendente tramite mail generica?
Buonasera Anonimo del 31/03/2016.
La contestazione disciplinare costituisce un atto di natura recettizia ovvero ha valore nel momento in cui viene portata a conoscenza del destinatario.
In relazione all'efficacia della stessa, spetta al datore dimostrare l’avvenuta ricezione da parte del dipendente che, in relazione a un indirizzo di posta elettronica ordinario, potrebbe non verificare alcuna certificazione di avvenuta consegna.
Buongiorno
è possibile consegnare una lettera di richiamo a mano? Può il Responsabile di Reparto compilare una ammonizione scritta o deve essere la Direzione preposta a questa funzione?
grazie
Buonasera Paolo.
La lettera di richiamo può certamente essere notificata a mano purchè porti la firma per ricevuta del lavoratore che ne accerti l'avvenuta notifica.
In merito al soggetto autorizzato ad esercitare il potere disciplinare solitamente è il datore di lavoro identificabile nel rappresentante legale o titolare, alternativamente, nelle organizzazioni aziendali più articolate, il soggetto preposto p rilevabile dall'organigramma aziendale e relativo regolamento interno.
Buon Pomeriggio, avrei bisogno di sapere come comportarmi essendo avvenuto un furto durante la pausa pranzo nell'ambiente di lavoro, presenti i dipendenti e gli operai, nessun esterno quindi il furto è avvenuto sicuramente da parte di qualcuno interno all'azienda. Come devo e posso comportarmi per essere risarcito e farmi le mie ragioni e tutelarmi con operai e dipendenti?
Grazie se potete rispondermi
Buon pomeriggio anonimo del 10/05/2016.
In riferimento a quanto riportato, deduciamo che non ci sono fatti che oggettivamente riconducano a un preciso lavoratore.
Nell'ambito di un procedimento disciplinare sarebbe difficile poterne prevedere l'avvio senza conoscerne i destinatari.
Cosa diversa se, eventualmente, fosse rilevabile una specifica e oggettiva responsabilità nell'ambito delle mansioni svolte dai dipendenti.
Premesso quanto sopra, andrebbe, poi, in ogni caso verificato il rispetto della procedura prevista ex art. 7 L. 300/1970
Buongiorno ho un problema io lavoro a produzione e i capetti insieme al datore dicono che se non riesci a fare la produzione ti mandiamo la lettera di richiamo posso farlo?
Buona sera,
volevo sapere se è legale ricevere una lettera di richiamo data dal responsabile di produzione, ma quest'ultimo l'ha letta a voce alta davanti al lavoratore in questione e davanti ad altre 2 persone estranee difatti contestati nella lettera di richiamo. In questa modalità oltre alla lettera di richiamo è stata letta sempre a voce alta e con altre persone presenti la lettera di sanzione disciplinare.
Questa cosa è legale o ci sono gli estremi per una lesione alla privacy??
grazie in anticipo
Buongiorno,
mi trovo in una situazione di mobbing.
Non avendo ricevuto ancora al 31 luglio comunicazione di ferie ne ho fatto richieste per due settimane consecutive richiedendone anche una terza qualora fosse possibile. Mi rispondono che le prime due settimane mi vengono accettate (la prima l'ufficio e' operativo ma c'è una collega con cui alternarsi) la seconda settimana e la terza l'ufficio è chiuso per ferie. Poi mi comunicano che le terza settimana sarò ancora in feri per chiusura aziendale ma si riservano di chiamarmi in servizio in caso di necessità. come devo tutelarmi?
Potrebbe essere causa di licenziamento qualora io non sia reperibile? Nel contratto individuale non è prevista la reperibileità . Oppure orima che cominci il periodo di ferie devono farmi ulteriore comunicazione del periodo preciso di richiamo? sennoò che ferie sono ?
Attendo gentile risposta.GRazie.
Buongiorno Anonimo del 04/08/2016.
Ci scusiamo per il ritardo nella risposta.
In riferimento a quanto richiesto, seppur rientra tra i poteri del datore di lavoro di fissare il periodo di godimento delle ferie da parte dei dipendenti e di modificare il periodo di riposo del lavoratore sulla base delle esigenze aziendali, tuttavia questa eventuale reperibilità dev'essere richiesta in forza o di un preciso vincolo contrattuale (a fronte del quale un mancato rientro in servizio farebbe emergere un'assenza ingiustificata) oppure, nel caso la richiesta fosse avanzata per cause di forza maggiore, con un adeguato periodo di preavviso anche per mettere il lavoratore nelle condizioni di rendersi disponibile.
Salve ho un problema,il mio datore di lavoro dopo varie discussioni sul mio voler essere pagato per come effettivamente usciva sulla busta e non meno per come ha sempre fatto, decide di licenziarmi. Tutto ciò sempre verbalmente ,al punto che il giorno dopo io mi presento sul posto di lavoro ,vengo mandato a casa con motivazioni di licenziamento .aspetto tre giorni chiamo a chi di competenza per accertare il quanto ,ma tutt ora risulto assunto e adesso vuole che sia io a dare le dimissioni.come posso fare ,spero ci sia qualcuno che mi possa aiutare.
Buongiorno Anonimo84.
Premesso che il licenziamento intimato in forma orale è nullo, e che in assenza di un formale recesso dal rapporto di lavoro, ovvero la comunicazione obbligatoria UNILAV entro i 5 gg successivi alla presunta data di fine rapporto, attualmente il rapporto è regolarmente in essere.
Tuttavia, per quanto riportato nella mail, in mancanza di una formalizzazione del recesso, le Sue assenze potrebbero essere considerate dall'azienda come delle assenze ingiustificate.
Siccome il recesso è stato stabilito unilateralmente (per i "discutibili" motivi indicati nel Suo messaggio) dal datore di lavoro, l'eventuale chiusura del rapporto deve avvenire per licenziamento e non per dimissioni.
Consigliamo di farsi assistere da un professionista di Sua fiducia che possa seguirLa nel rivendicare quanto di diritto.
Buonasera
Sono assunta come dipendente da una cooperativa sociale. In un paio di situazioni di emergenza ho preso accordi verbali con il mio responsabile per potermi assentare ma poter garantire l'espletamento del servizio, pur avendo chiaro che mi trovavo fuori procedure. Vorrei sapere se quelle due assenze sono da riferirsi passibili di provvedimenti disciplinari, ripeto, pur avendo seguito e fatto tutte le.indicazioni datemi dal responsabile.
Grazie
Buonasera il mio io sono un OSS,il mio datore di lavoro mi ha fatto una lettera di richiamo,facevo il turno di notte con la mia collega oss eravamo i nostri due con 70 ansiano e non c'era un'infiermeria al nostro fianco,noi facendo il giro dei piani abbiamo trovato un'ospite. Caduto a terra,ma nn presentava lesioni e nessun disturbo,nn abbiamo chiamato i soccorsi e chi hanno fatto la lettera di richiamo che dovevamo chiamare i soccorsi come ci dobbiamo comportare?grazie attendo risposta.
Buongiorno,
Un mio dipendente venerdì è stato a casa facendo il ponte senza chiedermelo e comunicarmelo, e oggi non si è presentato a lavorare telefonando ad un collega e dicendogli di avere mal di pancia.
Sono autorizzato a mandargli una lettera di richiamo?
Grazie in anticipo.
Buongiorno Anonimo del 12/12/2016
Il lavoratore ha il dovere di rispettare l'orario di lavoro contrattualmente previsto accordando, con il datore di lavoro, eventuali assenze con un congruo preavviso che permetterà all'azienda di organizzare adeguatamente l'attività.
In riferimento al caso specifico, essendo anche tra i poteri del datore di lavoro di esercitare i poteri organizzativi e di conseguenza di accordare o meno un'assenza, premesso anche quanto sopra, è certamente lecito richiamare il lavoratore a rispettare il regolamento aziendale.
Consigliamo, nell'esercizio del potere disciplinare, di valutare con il Suo Consulente del Lavoro la corretta procedura da espletare ai sensi dello Statuto dei Lavoratori e del CCNL onde evitare illegittimità.
Buongiorno, il mio orario è dalle 7:30/16:00, però in questi mesi causa mancanza lavoro mi stanno facendo fare mattina 4 ore di Rol e inizio a lavorare alle 12:00. Ieri ho avvisato alle 8:20 la mia assenza per malattia bambini ma il mio collega si è dimenticato di riferire. Il pomeriggio mi hanno chiamato chiedendomi a chi avessi riferito! Cosa può succedere ora? Mi manderà un richiamo o il licenziamento? Lavoro per questa azienda tessile da 10 anni.
Buongiorno Anonimo del 21/01/2017.
L'impossibilità di recarsi a lavoro per un evento eccezionale o non prevedibile dev'essere comunicata "tempestivamente" al datore di lavoro.
Non esistono quindi scadenze predeterminate, altrimenti definite nel CCNL applicato, che quantifichino una scadenza precisa ma ciò è rimesso alla valutazione del caso e dell'evento che ha determinato l'impossibilità alla prestazione; il lavoratore deve comunque far in modo che il datore di lavoro (o responsabile dell'amministrazione del personale) ne venga a conoscenza il prima possibile.
In riferimento al Suo specifico caso, in caso di malattia dei propri figli, il TU sulla maternità disciplina appositi permessi di cui il genitore può godere,retribuiti fino all'8 anno di vita del bambino.
Tutto quanto premesso, avendo delegato un soggetto non avente la titolarità (così si presume da quanto riportato nel messaggio) di recepire la comunicazione di assenza, si potrebbe ritenere non verificato l'adempimento a Suo carico nell'obbligo di comunicazione, pertanto rilevandosi un'assenza ingiustificata e quindi un fatto passibile di richiamo.
In ogni caso, ai fini della legittimità del procedimento disciplinare, il datore di lavoro potrebbe valutare la buona fede in quanto effettuato limitandosi alla sola diffida a rispettare i protocolli aziendali nel rispetto dei doveri a carico del lavoratore.
Lavoro in negozio di abbigliamento da 15 anni non mi è' stato mai contestato niente adesso minacciano una lettera di richiamo a tutto il personale per la mancanza di alcuni capi dai riscontri inventariali non abbiamo anti taccheggio ne telecamere e siamo in 2 part time e 2 full time su due piani
Con magazzino posizionato sul retro
Come mi posso difendere o contestare la lettera qualora arrivasse?
Buongiorno Anonimo del 27/01/2017.
Il procedimento disciplinare, perchè sia lecito e legittimo, bisogna che si connoti di specifici aspetti sia di carattere procedurale (affissione codice disciplinare, immediata contestazione del fatto, ecc.) sia di carattere sostanziale.
In merito a quest'ultimo aspetto, perchè si rinvenga la legittimità della contestazione, quindi anche di eventuale addebito di sanzione disciplinare, c'è bisogno che sia verificabile una oggettiva responsabilità del lavoratore in relazione al fatto che si è contestato.
In riferimento specifico al Suo caso, sulla base delle informazioni forniteci, "l'addetto alla vendita", tra le funzioni che è chiamato a svolgere potrebbe anche avere quella di vigilare affinchè non avvengano furti nel punto vendita, una funzione che è, però, chiamato a svolgere nel mero principio di diligenza (quindi non come obbligo diretto).
Tuttavia, a nostro parere, qualora si verificassero dei furti a causa di un'inadeguata strutturazione dei sistemi di controllo (anche minimali), non potrebbe certamente questa essere imputata all' "addetto alle vendite" che, in via principale, è chiamato svolgere in via prioritaria altro tipo di prestazione, considerando che il furto potrebbe essersi verificato proprio durante l'assistenza ad un cliente del punto vendita.
Cosa ben diversa se le parti avessero concordato per una responsibilità diretta alla sorveglianza che, però, dovrebbe essere indennizzata qualora si risponda di eventuale ammanco.
Considerando la delicatezza che attiene ai procedimenti disciplinari, consigliamo, qualora Le fosse notificata una lettera di contestazione, di rivolgersi a un professionista di fiducia per analizzare i fatti nel dettaglio.
Saluti.
Buongiorno vorrei esporre la mia vicenda personale e chiedervi un consiglio.
Lavoro per una attività da dieci anni, la quale da qualche anno si trova sotto amministrazione giudiziaria.
Ci è stato esposto un piano ferie (obbligatorio) riguardante residui dell'anno precedente.
Ho fatto richiesta di poter spostare le due settimane di qualche mese (premetto che il 50% delle ferie del 2016 sono state utilizzate obbligatoriamente, per chiusura dell'attività nel mese di agosto) ma la richiesta non è stata accolta.
Durante il periodo di ferie predetto, mi sono recata sul posto di lavoro in quanto avevo necessità di verificare un lavoro lasciato in sospeso sul quale avevo dubbi.
Nella mattinata uno degli amministratori recatosi in ufficio mi ha vista dietro il pc e mi ha redarguita in quanto ero in ferie e non dovevo essere sul posto di lavoro.
Pertanto sono andata via nell'immediato.
Due giorni dopo ho ricevuto una lettera di richiamo per insubordinazione grave alla quale devo dare risposta entro cinque giorni.
Vorrei sapere cosa dovrei rispondere a tale richiamo.
Grazie
Buonasera Anonimo del 20/02/2017.
In merito ai fatti esposti può semplicemente motivare la Sua presenza sul luogo di lavoro per quelli che sono gli effettivi motivi.
Avrei bisogno di un parere...la mia azienda consegna lettere di richiamo a mano obbligandoti a firmare per rivevuta, il problema e che quando consegno la mia risposta non viene firmata la ricevuta perché il mio direttore dice che non ha il permesso di firmare nessun documento però essendo che la mia azienda manda lettere a raffica mi costerebbe troppo rispondere sempre con raccomandata...posso rifiutare la consegna a mano e farmela spedire per raccomandata in modo da far pagare anche l'azienda??
Buongiorno Anonimo del 01/04/2017.
Potrebbe rifiutarsi di accettare quella che è una "raccomandata a mano" chiedendo all'azienda una raccomandata A/R
Per quanto riguarda le lettere giustificative da Lei presentate, consigliamo di utilizzare ugualmente mezzi tracciabili come appunto una raccomandata A/R
buongiorno mio figlio deve rispondere a una contestazione disciplinare entro 5 giorni dal 14 agosto risponde con raccomandata nel termine stabilito dalla legge e chiede di essere ascoltato verbalmente per chiarimenti. Il problema è che nelle due settimane successive è in ferie quindi sorge il problema se la azienda chiede il riscontro verbale nel periodo di ferie in quale modo deve fare per poter essere ascoltato al rientro di queste? è lecito poterne fare richiesta nella impugnativa della contestazione? grazie per risposta è urgente
Buongiorno Maurizio.
Suo figlio dovrebbe intanto fornire le Sue giustificazioni per iscritto richiedendo possibilità di audizione per poter meglio spiegare il fatto.
Nella richiesta di audizione potrebbe suggerire una prima data utile per incontro.
Salve vorrei sapere dopo aver avuto 2 lettere di contestazioni vorrei sapere se dopo un tempo si annullano o se hanno scadenza
Buonasera Anonimo del 23/10/2017.
La lettera di richiamo, seppur non da seguito a una sanzione disciplinare, costituisce formale diffida del datore di lavoro a non replicare fatti o comportamenti contrari al regolamento aziendale.
Pertanto la lettera con cui il comportamento di un lavoratore è stato "segnalato" costituisce un elemento che il datore potrà tenere in considerazione nell'eventuale ripetersi della circostanza diffidata.
Buongiorno,
lavoro in un azienda Srl con meno di 20 persone. Ho un contratto a tempo indeterminato da magazziniere settore Terziario CCNL.
Proprio ieri mi è arrivata, via raccomandata, una lettera disciplinare per scarsa produttività di un unico giorno. Mi scrivono che il giorno ../../... ho lavorato 208 articoli quando la mia media è 416 articoli preparati (usiamo lettori codice a barre sul lavoro). Inoltre affermano che ho rallentato il ciclo produttivo del magazzino (assurdo).
Siccome sono un laureato in filosofia e vorrei stare in uffici, sono convinto che il responsabile logistico (ragioniere) non voglia farsi pestare i piedi da me e cosi mi ha mirato. Ho letto e sentito dire che le aziende si affidano su questa persona anche senza sentire le ragioni del dipendente; infatti mi hanno inviato la lettera via email raccomandata senza prima chiamarmi.
Vorrei sapere se è una cosa normale o è già capitato a qualcun'altro.
Quanto tempo ha il datore di lavoro per mandare una lettera di richiamo?
Buonasera Anonimo del 05/04/2018.
La vigente normativa in materia, salvo specifiche indicazioni del CCNL applicato, non prevede un termine per formalizzare la contestazione di un fatto al lavoratore.
Nonostante ciò il Legislatore disciplina che il l'avvio del procedimento disciplinare deve risultare entro un intervallo di tempo congruo, ovvero la contestazione deve avvenire quanto prima rispetto alla data in cui è avvenuto.
Buonasera,vorri chiedervi un'informazione...e' possibile inviare un letter di richimo a una donn incinta di 7 settimne dove si rifiuta di far il secondo turno, essendo andat all'ispettorato del lavoro chiedendo la gravidanza a rischio...attualmente in attesa di risposta in quanto non ci sia un postazione di lavoro da "ferma"...in quanto il secondo turno sia piu idpnep per lwi in quanto fatica molto meno eccecc lei facendo il secondo turno si mette in malattia,invece se fa ilmattino viene...
Buonasera, volevo un informazione. Mi è stata mandata una lettera di richiamo a seguito di un infortunio sul lavoro. Volevo capire se è una prassi che si attua normalmente a seguito di un infortunio. Grazie Diana
Buonasera Anonimo del 17/09/20.
Qualora l'infortunio derivi da un mancato rispetto delle norme sulla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro impartite dal datore di lavoro, l'avvio del procedimento disciplinare potrebbe senz'altro essere legittimo, fatti salvi i requisiti procedurali di cui allo Statuto dei lavoratori e di cui al CCNL di competenza.
Saluti.
Buongiorno, quanto tempo ha l'azienda per inviare un richiamo dopo il fatto
Buonasera Anonimo del 18 settembre 2023, il datore di lavoro deve contestare il fatto al lavoratore nel rispetto del principio di immediatezza, presupponendo un intervallo temporale più breve possibile dal momento in cui ne venga a conoscenza o ne acquisisca ulteriori elementi oggettivamente fondati l'accertabilità.
Quindi non esiste un intervallo fisso e determinabile ma dev'essere valutato nella specifica circostanza.
Saluti.
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