Il diritto alla retribuzione del lavoro è disciplinato dall'art. 36 della Costituzione e dell'art. 2099 del Codice Civile. Con tali articoli si impone al datore di lavoro di rispettare i vincoli contrattuali, compresa la data di erogazione dello stipendio, imposti per legge o dai CCNL a livello nazionale o locale. Rispettare tale scadenza è importante anche ai fini del conteggio delle ore di lavoro mensili.
Quali sono i diritti del lavoratore che riceve lo stipendio in ritardo?
Per il lavoratore poi, ricevere in ritardo lo stipendio può portare al ritardo di pagamento dei suoi creditori (ad es. la banca per le rate di mutuo, o l'azienda di fornitura elettrica per le utenze). Per tale ragione il diritto del lavoratore che riceve in ritardo lo stipendio è quello di vedersi corrisposto anche il pagamento degli interessi maturati. Tali interessi derivano dal fatto che la retribuzione rientra tra i crediti aventi per oggetto una somma di denaro dal momento in cui gli stessi sono divenuti liquidi ed esigibili. Oggi gli interessi legali sono del 3%. Oltre ai danni patrimoniali, il dipendente che ottiene in ritardo il pagamento dello stipendio può pretendere i danni derivanti dalla svalutazione monetaria. In tal caso la rivalutazione monetaria viene calcolata sulla base dell'indice dei prezzi elaborato dall'Istat per la scala mobile per i lavoratori dell'industria.
Risarcimento dei danni morali per il ritardo dello stipendio
In ultimo, il lavoratore che riceve lo stipendio in ritardo può richiedere anche il risarcimento dei
danni morali derivanti da una situazione di disagio ed incertezza causate dal comportamento doloso del datore di lavoro.
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