Pubblicato da Bruno Dott. Olivieri, Daniele Rag. Scorrano
Al fine di ridurre il contenzioso in materia di qualificazione dei contratti di lavoro le parti potranno decidere di certificare il contratto di lavoro applicato (art. 75 D. LGS 276/2003 come sostituito dall'art. 18, comma 1, del D.lgs.6 ottobre 2004, n. 251) presso apposite Commissioni costituite in seno ad alcuni enti (art. 76 D. LGS 276/2003) le quali avranno il compito di qualificare esattamente il contratto in tutti i suoi elementi essenziali e costitutivi.
In particolare in seno alla DPL di Roma è stata istituita un’apposita commissione la quale con proprio Regolamento ha definito le procedure operative per la certificazione delle nuove tipologie contrattuali introdotte dalla legge Biagi ed in particolare riguardo il lavoro a progetto essa dovrà verificare:
- l'esistenza dei requisiti soggettivi;
- l'autonomia del collaboratore nello svolgimento dell'attività lavorativa dedotta nel contratto e mirata alla realizzazione del progetto, programma di lavoro o fase di esso;
- la corrispondenza tra la professionalità posseduta dal collaboratore a progetto/programma ed il contenuto della prestazione lavorativa dedotta in contratto;
- la precedente utilizzazione del lavoratore da parte del medesimo datore di lavoro, con riferimento alla tipologia negoziale e all'inquadramento contrattuale;
- il coordinamento con l'organizzazione del committente chiarito non in modo generico ma facendo riferimento alla concreta realizzazione della prestazione lavorativa, in rapporto all'autonomia del collaboratore, anche in riferimento al parametro spaziale e temporale;
- l'indicazione espressa dei criteri per la determinazione del corrispettivo;
- che la prestazione lavorativa del collaboratore sia collegata al progetto, programma o fase di esso.
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