Lo schema di decreto legge approvato giovedì dal Consiglio dei Ministri è intervenuto anche in materia di partite IVA morte. Diversamente dal passato, in cui era prevista solo la cancellazione di quelle inattive su iniziativa dei contribuenti, la nuova normativa prevede anche la cancellazione d’ufficio dopo tre anni di inattività: l’attribuzione del numero di partita Iva viene quindi revocata d’ufficio, se per tre annualità consecutive il titolare non abbia esercitato attività d’impresa o di arti e professioni o, non abbia presentato la dichiarazione annuale Iva, seppur obbligato. La revoca d’ufficio alleggerirà l’iimponente numero di partite ive, molte delle quali inattive, perchè dimenticate dai contribuenti. La revoca può essere impugnata davanti alle Commissioni tributarie, ad esempio da chi ha dimenticato di presentare le dichiarazioni annuali Iva.
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