Si segnala l'avvenuta emanazione del decreto interministeriale del 29.8.201,pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.209 del 7.9.12,nonche' della circolare congiunta Ministeri Interno/Lavoro n.6291 dell'8.9.12 ,riguardanti l'attuazione dell'art.5 del decreto legislativo n.109/12 in materia di emersione dal lavoro irregolare-
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Decreto interministeriale 29.8.2012
IL MINISTRO DELL'INTERNO
di concerto con
IL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
IL MINISTRO PER LA COOPERAZIONE
INTERNAZIONALE E L'INTEGRAZIONE
e
IL MINISTRO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Decreta:
Art. 1
Presentazione della dichiarazione di emersione
1. I datori di lavoro di cui all'articolo 5, comma 1, del decreto
legislativo 16 luglio 2012 n. 109, nonche' i datori di lavoro
stranieri che hanno esercitato il diritto alla libera circolazione in
conformita' alla direttiva 2004/38/CE del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 29 aprile 2004, che, alla data di entrata in vigore
del medesimo decreto, occupano irregolarmente alle proprie dipendenze
da almeno tre mesi e continuano ad occupare alla data di
presentazione della dichiarazione di emersione, lavoratori stranieri
presenti nel territorio nazionale ininterrottamente almeno dalla data
del 31 dicembre 2011 o precedentemente, possono dichiarare la
sussistenza del rapporto di lavoro allo sportello unico per
l'immigrazione.
2. Le dichiarazioni di emersione di cui al comma 1 sono presentate
esclusivamente con modalita' informatiche dal 15 settembre al 15
ottobre 2012.
3. L'accesso al sistema informatico avviene tramite connessione ad
internet e consente la compilazione e la spedizione telematica della
dichiarazione di emersione, previa registrazione dell'utente
sull'apposita pagina disponibile all'indirizzo www.interno.gov.it .
4. Le fasi della procedura e le modalita' di compilazione dei
moduli appositamente predisposti per la presentazione della
dichiarazione di emersione sono indicate nel "Manuale dell'utilizzo
del sistema" pubblicato a cura del Ministero dell'interno
all'indirizzo di cui al comma 3.
Art. 2 Pagamento del contributo forfetario 1. La dichiarazione di emersione e' presentata previo pagamento di un contributo forfetario di 1.000,00 (mille) euro per ciascun lavoratore. Tale importo non e' deducibile ai fini dell'imposta sul reddito. 2. Il contributo forfetario e' versato esclusivamente tramite il modello di pagamento "F24 Versamenti con elementi identificativi", reso disponibile sui siti internet dell'Agenzia delle entrate, del Ministero dell'interno, del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, del Ministero della cooperazione internazionale e dell'integrazione e dell'INPS. Il modello di pagamento deve contenere, oltre ai dati relativi al datore di lavoro, anche il numero di passaporto o di altro documento equipollente del lavoratore. 3. Con risoluzione dell'Agenzia delle entrate sono istituiti i codici tributo per il versamento del contributo forfetario e sono impartite le istruzioni per la compilazione del modello di pagamento. 4. Le somme riscosse a titolo di contributo forfetario sono riversate all'INPS, a cura della Struttura di gestione di cui all'art. 22 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, per essere destinate alle relative finalita' ai sensi del comma 14 dell'articolo 5 del decreto legislativo 16 luglio 2012, n. 109. 5. In caso di irricevibilita', archiviazione o rigetto della dichiarazione di emersione, ovvero di mancata presentazione della stessa, non si procedera' alla restituzione delle somme versate a titolo di contributo forfetario.
Art. 3 Requisito reddituale del datore di lavoro 1. L'ammissione alla procedura di emersione e' condizionata all'attestazione del possesso, da parte del datore di lavoro persona fisica, ente o societa', di un reddito imponibile o di un fatturato risultante dall'ultima dichiarazione dei redditi o dal bilancio di esercizio precedente non inferiore a 30.000,00 (trentamila) euro annui, salvo quanto previsto al comma 2. 2. Per la dichiarazione di emersione di un lavoratore straniero addetto al lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare, il reddito imponibile del datore di lavoro non puo' essere inferiore a 20.000 euro annui in caso di nucleo familiare composto da un solo soggetto percettore di reddito, ovvero non inferiore a 27.000 euro annui in caso di nucleo familiare inteso come famiglia anagrafica composta da piu' soggetti conviventi. Il coniuge ed i parenti entro il 2^ grado possono concorrere alla determinazione del reddito anche se non conviventi. 3. In caso di dichiarazione di emersione presentata dal medesimo datore di lavoro per piu' lavoratori, ai fini della sussistenza del requisito reddituale di cui ai commi 1 e 2, la congruita' della capacita' economica del datore di lavoro in rapporto al numero delle richieste presentate, e' valutata dalla direzione territoriale del lavoro ai sensi del comma 8 dell'articolo 30 bis del D.P.R. 31 agosto 1999 n.394. 4. La verifica dei requisiti reddituali di cui al comma 2 non si applica al datore di lavoro affetto da patologie o handicap che ne limitano l'autosufficienza, il quale effettua la dichiarazione di emersione per un lavoratore straniero addetto alla sua assistenza.
Art. 4
Contenuti della domanda di emersione
1. La dichiarazione di cui all'articolo 1 contiene, a pena di
inammissibilita':
a) i dati identificativi del datore di lavoro, compresi i dati
relativi al titolo di soggiorno nel caso di datore di lavoro
straniero;
b) l'indicazione delle generalita' e della nazionalita' del
lavoratore straniero occupato al quale si riferisce la dichiarazione
e l'indicazione degli estremi del passaporto o di un altro documento
equipollente valido per l'ingresso nel territorio dello Stato;
c) l'indicazione della tipologia e delle modalita' di impiego;
d) l'attestazione del possesso del requisito reddituale di cui
all'articolo 3;
e) l'attestazione dell'occupazione del lavoratore per il periodo
previsto dall'articolo 1;
f) la dichiarazione che la retribuzione convenuta non e'
inferiore a quella prevista dal vigente contratto collettivo
nazionale di lavoro di riferimento;
g) la proposta di contratto di soggiorno previsto dall'articolo
5-bis del testo unico di cui al decreto legislativo 25 luglio 1998,
n. 286;
h) l'indicazione della data della ricevuta di pagamento del
contributo forfetario di 1000 euro di cui all'articolo 2;
i) l'obbligo di regolarizzare la posizione retributiva,
contributiva e fiscale secondo quanto previsto dall'art. 5 per un
periodo commisurato alla durata del rapporto di lavoro, o comunque
non inferiore a sei mesi, per rapporti di durata inferiori al
semestre;
l) l'indicazione del codice a barre telematico della marca da
bollo di 14,62 euro richiesta per la procedura di emersione.
2. Per tipologia e modalita' di impiego di cui alla lettera c) del
comma 1 si intende il lavoro subordinato a tempo determinato e
indeterminato con orario di lavoro a tempo pieno, fatta eccezione per
il settore del lavoro domestico di sostegno al bisogno familiare per
il quale sono ammessi i rapporti di lavoro a tempo determinato e
indeterminato con orario di lavoro a tempo parziale non inferiore
alle 20 ore settimanali, con la retribuzione prevista dal CCNL
Art. 5 Regolarizzazione delle somme dovute dal datore di lavoro a titolo retributivo, contributivo e fiscale 1. Il datore di lavoro deve dimostrare la regolarizzazione delle somme dovute al lavoratore a titolo retributivo, per un periodo commisurato alla durata del rapporto di lavoro o comunque non inferiore a 6 mesi, mediante attestazione redatta congiuntamente al lavoratore stesso, del pagamento degli emolumenti dovuti in base al CCNL riferibile alle attivita' svolte. Tali somme arretrate devono corrispondere alle retribuzioni minime giornaliere fissate annualmente dall'INPS ai sensi della Legge n. 389 del 7 dicembre 1989 di conversione del D.L. n. 338/1989). 2. All'atto della stipula del contratto di soggiorno, il datore di lavoro deve, altresi', dimostrare di aver provveduto ad adempiere, nel rispetto delle disposizioni vigenti, a tutti gli obblighi in materia contributiva maturati a decorrere dalla data di assunzione del lavoratore come risulta dalla dichiarazione di cui all'articolo 1, fino alla data di stipula del contratto di soggiorno e, comunque, per un periodo non inferiore a sei mesi. A tal fine, per la regolarizzazione di un rapporto di lavoro dipendente non domestico il datore di lavoro dovra': a) per un rapporto di lavoro non agricolo provvedere alla regolarizzazione dei lavoratori oggetto di emersione e presentare copia delle denunce Uniemens prelevate dal rendiconto individuale del lavoratore per tutti i mesi oggetto della regolarizzazione. Lo sportello unico per l'immigrazione provvedera' a richiedere in via telematica il documento unico di regolarita' contributiva (DURC) al fine di accertare, a decorrere dalla data di assunzione del lavoratore, la correttezza e la correntezza dei versamenti contributivi e assicurativi del datore di lavoro nonche', se dovuti, dei versamenti alla Cassa edile. b) per un rapporto di lavoro agricolo provvedere alla regolarizzazione dei lavoratori oggetto di emersione e presentare la copia del modello DMAG e/o DMAG di variazione trasmesso all'Inps. Lo sportello unico provvedera' a richiedere, in via telematica all'Inps, la certificazione di regolarita' contributiva dell'azienda che attestera', a decorrere dalla data di assunzione del lavoratore, l'avvenuta denuncia del lavoratore stesso e la correttezza e correntezza degli adempimenti contributivi del datore di lavoro. Con specifico riferimento, invece, alla regolarizzazione di un rapporto di lavoro domestico il datore di lavoro dovra' dimostrare di aver effettuato il pagamento dei contributi dovuti mediante esibizione di copia del bollettino MAV, pagabile, al riguardo, esclusivamente presso gli sportelli bancari o postali. 3. Il datore di lavoro regolarizza, ai fini fiscali, le somme dovute sulle retribuzioni corrisposte al lavoratore, per un periodo commisurato alla durata del rapporto di lavoro o comunque non inferiore a sei mesi, mediante il versamento entro il 16 novembre 2012 delle ritenute operate ai sensi dell'articolo 23 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600 e delle trattenute operate ai sensi dell'articolo 50 del decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446 e dell'articolo 1 del decreto legislativo 28 settembre 1998, n. 360. Con riferimento alle somme corrisposte a partire dal mese successivo a quello di presentazione della dichiarazione di cui all'art. 5, comma 1, del D.Lgs. n. 109/2012, il versamento delle ritenute e delle trattenute operate deve essere effettuato entro il termine previsto dall'articolo 8 del decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602. In ogni caso, la regolarizzazione deve essere attestata all'atto della stipula del contratto di soggiorno mediante apposita autocertificazione.
Art. 6
Comunicazione obbligatoria di assunzione
1. Con la sottoscrizione del contratto di soggiorno il datore di
lavoro assolve agli obblighi di comunicazione di cui all'art. 9,
comma 2, del decreto-legge 1 ottobre 1996, n. 510, convertito, con
modificazioni nella legge 28 novembre 1996, n.608. Tale comunicazione
e' messa a disposizione dei servizi competenti e delle direzioni
territoriali del lavoro secondo gli standard tecnici di cui al
decreto del Ministro del lavoro e della previdenza sociale 30 ottobre
2007.
Art. 7
Clausola di invarianza finanziaria
1. Dall'attuazione del presente decreto non devono derivare nuovi o
maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Le Amministrazioni
interessate provvedono agli adempimenti previsti con le risorse
umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente.
Il presente decreto sara' trasmesso ai competenti organi di
controllo e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica
italiana.
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Circolare Interministerale n. 5638 del 7.9.2012
Si rinvia al seguente link:
http://www.interno.gov.it/mininterno/export/sites/default/it/sezioni/sala_stampa/notizie/immigrazione/2012_09_03_codici_tributo.html
-i codici tributo 'REDO' e 'RESU'Istituiti dall'Agenzia delle entrate per l'esatta compilazione del modello F24 disponibile per il versamento del contributo forfettario di 1000 euro
Si rinvia al seguente link:
http://www.interno.gov.it/mininterno/export/sites/default/it/sezioni/sala_stampa/notizie/immigrazione/2012_09_03_codici_tributo.html
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