La Ragioneria generale dello Stato ha detto no al ddl sugli esodati all'esame dell'Aula della Camera ,in quanto «abbassa significativamente l'età media di accesso al pensionamento, determina oneri di rilevante entità compromettendo gli effetti della riforma».
Vale a dire che le misure proposte compromettono «non solo gli effetti della riforma operata con il decreto legge 201/2011 ,ma anche quelli del complessivo processo di riforma implementato negli ultimi anni.
Risulta cosi' bocciato il disegno di legge n.AC 5103 sugli esodati proposto dall'ex ministro Damiano,
perché mancherebbe la copertura per attuare il provvedimento.,pur essendo stato approvato e giovedì
scorso dalla Commissione Lavoro con voto favorevole di tutti i partiti .
Il complesso delle disposizioni ,con la la proposta di abbassare l'età pensionabile, comprometterebbe i risultati delle riforme, "sia sul piano finanziario sia sul piano degli obiettivi di innalzamento dell'età media di accesso al pensionamento". Ciò sarebbe in "controtendenza" rispetto a quanto previsto dal
complessivo processo di riforma attuato in Italia, e dalle richieste degli
organismi internazionali in materia di accesso al pensionamento anticipato.
Si ritiene di ricordare che nei giorni scorsi il Ministro Fornero aveva mostrato il proprio disappunto
per un ddl che nella sostanza, secondo la titolare del Welfare, avrebbe
snaturato la sua riforma pensionistica.
Al momento , si dovra' tener conto della previsione del disegno dio legge di stabilita', varato dal Governo nella seduta di martedi' ,secondo cui sara' costituito un Fondo ad hoc con cui sio aiuteranno i casi piu' gravi e non quanti "hanno lasciato il lavoro in cambio di buonuscite e pensioni generose"
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