di Roberto Dulio - Avvocato giuslavorista
Le mansioni svolte non rientrano nelle tabelle INAIL: è il lavoratore che deve dare la prova del nesso di causalità tra malattia e lavoro
Il lavoratore che chieda il riconoscimento della patologia contratta quale malattia professionale, deve dare la prova della sussistenza del nesso di causalità tra attività lavorativa svolta e malattia contratta, qualora l'attività svolta non sia ricompresa in quelle elencate nella tabella di cui all'allegato al d.p.r. n. 1124/1965.
(Corte di Cassazione, sez. Lavoro, sentenza n. 9778/13; depositata il 23 aprile)
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