di Bruno Olivieri
L'assunzione in Italia di un lavoratore extracomunitario prevede una procedura articolata e specifica.
Infatti, PRIMA DI POTER ENTRARE ALL'INTERNO DEI
CONFINI NAZIONALI, il lavoratore extracomunitario dovrà ottenere un apposito visto di ingresso al fine di
espletare la procedura di rilascio del permesso di soggiorno motivato dallo
svolgimento di un’attività lavorativa.
Tutta la procedura che il datore di lavoro deve seguire perchè il lavoratore ottenga il permesso di soggiorno lavorativo, si articola in due fasi principali, la prima per il rilascio del visto per l'ingresso del lavoratore in Italia, una
seconda in cui il lavoratore ottiene il permesso di soggiorno.
FASE PRIMA:
RILASCIO DEL VISTO PER INGRESSO IN ITALIA
Il datore di
lavoro, affinché il lavoratore extracomunitario ottenga il visto lavorativo e
quindi possa entrare in Italia per lavorare alle sue dipendenze, dovrà produrre
una specifica domanda con con cui si vanno ad accertare delle condizioni legate
a
Alloggio
Il
datore di lavoro, nella domanda,
deve specificare dove alloggerà il lavoratore e se tale abitazione
possiede determinati requisiti prestabiliti;
Garanzia erogazione del reddito
Il
Legislatore, nel valutare se il lavoratore extracomunitario avrà gli adeguati
mezzi di sostentamento economico per una vita “normale e dignitosa”, procede ad
un’analisi preventiva della condizione economica di coloro che dovranno erogare
questo reddito, valutando la solvenza del datore di lavoro per la retribuzione
dichiarata
Orario di lavoro
L’orario
di lavoro non dovrà essere inferiore a 20 ore settimanali.
Questa domanda
servirà per il rilascio della seguente documentazione al datore di lavoro
1. Nulla
osta al lavoro rilasciato compatibilmente
con le quote previste dal Decreto flussi (di durata max 6mesi)
2. Sottoscrizione
di un Contratto di Soggiorno
3. Codice
Fiscale Provvisorio per il cittadino extracomunitario
Una volta
ottenuti, questi documenti sono poi inviati alla sede consolare italiana nel
Paese di residenza del lavoratore extracomunitario al fine di far rilasciare
lui il visto d’ingresso per entrare in Italia, da lui precedentemente
richiesto.
FASE SECONDA:
RILASCIO DEL PERMESSO DI SOGGIORNO
Una volta entrato
in Italia con questo visto, entro 8 giorni dall'ingresso in Italia, lo
straniero, accompagnato dal datore di lavoro, deve presentarsi, su appuntamento, presso lo Sportello unico per
firmare il contratto di soggiorno per lavoro e fare richiesta di permesso di
soggiorno con uno specifico modulo che dev’essere inviato per posta; la Questura,
infine, provvede a convocare il lavoratore straniero, (per telefono o per posta
ordinaria), per la consegna del permesso di soggiorno il cui numero e data di
decorrenza e scadenza devono obbligatoriamente essere riportati sull’UNILAV di
assunzione.
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