Pubblichiamo la risposta a un nostro lettore riguardante i limiti posti dal Legislatore al ricorso al lavoro straordinario.
DOMANDA
Salve, ho un contratto a tempo indeterminato, 40 ore settimanali, ma oltre che lavorare 9/10 ore al giorno, mi viene imposto di lavorare anche il sabato, sempre 9 ore, e in più con una "difficoltà" ad essere retribuito per le ore straordinarie.
Posso rifiutarmi visto che, credo, che lavorare gratis non sia affatto giusto?
RISPOSTA
Premettiamo che "lavorare gratis" è una modalità non contemplata (salvo prestazioni tra soggetti con un legame di parentela) dal Legislatore in funzione delle caratteristiche che definiscono il rapporto di lavoro, nello specifico l'onerosità e il sinallagma contrattuale che ne è alla base.
In merito alle informazioni fornite non ci è possibile entrare nel merito del caso mancando riferimenti specifici e il CCNL applicato al suo rapporto di lavoro.
La disciplina generale del lavoro straordinario fonda i suoi dettami normativi nel D.Lgs 66/2003 e nei testi del CCNL che ne definiscono gli aspetti di legittimità, limiti quantitativi e trattamento retributivo.
Per quanto attiene gli aspetti legittimanti il ricorso al lavoro straordinario , il D.Lgs 66/2003, che regola le disposizioni in materia di orario di lavoro, fissa delle condizioni della richiesta in riferimento al carattere di "ricorso contenuto al lavoro straordinario" ovvero in misura e in modalità oggettivamente e non superiori definite dal CCNL.
A supportare la legittimità del ricorso al lavoro straordinario vi sono, inoltre, aspetti di carattere tecnico-produttivo-organizzativo che giustifichino la richiesta di una prestazione oltre il normale orario di lavoro (momentanee cause di forza maggiore che non permettono altrimenti di salvaguardare un corretto svolgimento dell'attività produttiva , eventi particolari come mostre, fiere, inventari, ecc).
Generalmente, in presenza degli elementi di cui sopra, salvo diverse pattuizioni specifiche in sede di sottoscrizione del contratto individuale di lavoro e i divieti previsti dal Legislatore per particolari soggetti, il datore di lavoro è legittimato a richiedere una prestazione di lavoro straordinario.
Per quanto riguarda l'aspetto economico, il lavoro straordinario prevede, per ciascuna ora di lavoro eccedente il normale orario di lavoro, una maggiorazione della retribuzione oraria (definita dal CCNL); alternativamente può essere prevista tra le parti una metodologia definita a forfait, ovvero indipendentemente dalle ore svolte (ma comunque entro il rispetto del principio di stabilito dal D.Lgs 66/2003 che ne legittima il ricorso qualora la prestazione di lavoro straordinaria sia "contenuta").
Tutto quanto sopra premesso, volendo esprimere un parere non vincolante alla Sua richiesta, non potendo contemplare le ragioni tecnico-produttive-organizzative che non sono di nostra conoscenza, una risposta alla domanda potrebbe essere fornita solo in valutazione specifica delle motivazioni alla richiesta del lavoro straordinario, valutandone il rispetto secondo i principi di cui sopra che il Legislatore pone a tutela del rispetto dei riposi e salute dei lavoratori.
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